E’ la zona che si stende intorno alla via Santa Maria di Costantinopoli.
Il nome del rione trae spunto dalle presenza di alcuni gradini o meglio cordoli lungo via della Madonna di Costantinopoli che servivano a rallentare l’andatura dei carri.
Il rione viene anche identificato con un secondo nome più caratteristico: li Siggnuredde ...
Si estende nella parte settentrionale del borgo antico, fra la chiesa di Santa Lucia e la via della Madonna di Costantinopoli. Il primo appellativo del rione (Li Siggnuredde) è legato alle fanciulle che abitavano nello storico palazzo di Achille De Vitofranceschi, prete illustre di Cisternino, nonché storico locale, che visse fra la fine del XIX e XX secolo. Il palazzo dal XVII secolo ospita l’istituto delle suore passioniste. Qui vivevano le due nubili sorelle dello storico prete, che in dialetto erano appunto identificate come le sigguredde, cioè le signorine di una famiglia benestante. Invece la seconda denominazione (le Scheledd) del rione deriva dalla presenza lungo via della Madonna di Costantinopoli di alcuni gradini, o meglio piccoli cordoli che servivano a rallentare l’andatura dei carri.
In questo rione troviamo il palazzo De Leonardis, che si riconosce dallo stemma collocato sull’ingresso raffigurante un’aquila bicipite.
Attraversando il vicoletto voltato ad arco sulla sinistra c’è un edicola votiva che raffigura la cosiddetta Madonna dei falegnami. Si riconosce iconograficamente dal bambinello che riceve una sega dall’angelo. In realtà alcuni saggi pittorici effettuati sulla tempera hanno evidenziato dei volti di alcuni cherubini, quindi sicuramente si tratta di un riadattamento pittorico. Un altro arco che conserva tracce pittoriche è quello della Madonna di Monserrat. Qui si riescono a intrevedere solo i solchi del disegno preparatorio che traccia delle figure umane.