Secondo la tradizione sarebbe stata la Vergine Maria ad apparire e ad indicare il luogo dove avrebbe dovuto essere costruito un santuario da dedicare a lei. L’edificio di culto venne edificato nel XII secolo secondo i dettami dello stile romanico.
Nel sito sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici, fra cui quelli di un cenobio basiliano dedicato a Cibele, dea della fertilità, ceramiche e reperti di età romana e medievale, un capitello bizantino e delle sepolture.
Il tema della fertilità, anticamente collegato alla dea pagana, è stato ripreso dalla popolazione locale nel culto della Madonna.
Il lunedì di Pasqua gli abitanti del luogo sono soliti portare al santuario un dolce, detto “u chrruchl” come augurio di fecondità ed abbondanza.